domenica 1 novembre 2015

The Final Girls (2015)

La fine dell'anno si sta avvicinando e come al solito questo periodo è un florilegio di titoli interessanti. Tra di loro rientra di diritto The Final Girls, diretto dal regista Todd Strauss-Schulson e sicuro candidato per la Top 5 horror del 2015!!!!


Trama: durante una maratona horror, Max si ritrova con gli amici all'interno del film che stavano guardando, uno slasher la cui protagonista è proprio la madre della ragazza, che dovranno difendere da un terribile serial killer...



Ormai viviamo in tempi in cui dell'horror è stato detto quasi tutto e in cui tematiche, cliché, stilemi e canovacci sono ormai talmente consolidati che è difficile per lo spettatore scafato sorprendersi. Eventuali registi o sceneggiatori che desiderano cimentarsi col genere senza dover per forza girare dei remake si trovano davanti un paio di strade percorribili, a seconda della loro onestà, bravura ed intelligenza: c'è chi decide di prendere la via facile del "pochi soldi, tanta pubblicità, miliardi di sequel", chi decide di realizzare l'horror autoriale ed intelligente che parla più alla mente che agli occhi, chi prova a contaminare i generi e chi ad omaggiare le pellicole cult del passato. Quest'ultima tendenza si è affermata parecchio negli ultimi tempi ma, anche lì, ci sono da fare alcune distinzioni. Lost After Dark, per esempio, replica esattamente le atmosfere di uno slasher anni '80 e lo imita sia nello stile che nella trama mentre, andando un po' più indietro nel tempo, c'è stato Quella casa nel bosco, che metteva alla berlina i cliché del genere sfruttando le tipiche domande che sorgono spontanee davanti a un horror e, ancora prima, era arrivato Scream a giocare con "le regole per sopravvivere in uno slasher". The Final Girls si avvicina di più a queste ultime due pellicole e trascina letteralmente i protagonisti all'interno di un horror esageratamente anni '70 fin dal titolo, Camp Bloodbath, che è praticamente la versione "poveraccia" di Venerdì 13. Max e i suoi amici si ritrovano ad essere parte di una pellicola che praticamente conoscono a memoria e devono cercare di sopravvivere ed uccidere il killer prima dei titoli di coda, accertandosi allo stesso tempo che i personaggi stereotipati del film non attirino il sanguinario Billy facendo tutte quelle cose stupide che tanto ci fanno trasecolare quando guardiamo un horror. Partendo da questo spunto originale, regista e sceneggiatori riescono a realizzare un vero gioiellino, nonché una dichiarazione di puro amore verso lo slasher che tuttavia non rimane mai fine a sé stessa; The Final Girls è un film con tanto, tantissimo sentimento, popolato da personaggi tridimensionali ai quali è impossibile non affezionarsi, esseri umanissimi che vivono, soffrono, crescono e cercano di scendere a patti con un dolore insormontabile (alla fine si piange moltissimo, io vi avviso).


Fulcro di The Final Girls è lo splendido rapporto tra la giovane Max e sua madre Amanda, attrice che ha avuto il suo momento di gloria proprio con Camp Bloodbath ed è rimasta legata al ruolo di Nancy, letteralmente "la bionda svampitella ma gentile che perde la verginità e viene uccisa dal killer dopo mezz'oretta di film". Sfruttando questo legame tra le due, gli sceneggiatori non sviluppano solo la personalità della protagonista ma scavano anche nel personaggio "di finzione" monodimensionale, portando a galla la vera personalità della bionda Nancy, le sue insicurezze e la successiva, dolorosa consapevolezza di essere stata creata solo per essere un personaggio di contorno, un'inutile esemplare di carne da macello tipico dell'horror. Certo, ai suoi compagni non viene concesso lo stesso trattamento, ché scemi erano e scemi rimarranno fino alla fine, tuttavia la delicatezza con la quale gli sceneggiatori hanno creato questa "nicchia" drammatica all'interno di una pellicola fondamentalmente divertente e sanguinosa dà l'idea di come The Final Girls sia un prodotto di rara intelligenza all'interno di un panorama horror sempre più piatto e banale. La cura immessa nella realizzazione del progetto balza comunque all'occhio fin dalla scelta degli attori, tutti incredibilmente bravi (e lo dice una che non va matta né per Taissa Farmiga né, soprattutto, per Malin Akerman), dall'utilizzo di una colonna sonora bellissima (non ascolterete più Bette Davis Eyes con lo stesso stato d'animo, ve lo garantisco) e dalle scelte di regia e montaggio che rendono The Final Girls una vera chicca: la scena iniziale di Camp Bloodbath ripetuta in loop è geniale ma mai quanto l'originale utilizzo del flashback e inoltre l'epico pre-finale, con quel cielo palesemente finto su cui poi scorrono i titoli di coda, potrebbe davvero essere una delle sequenze da ricordare in questo 2015. Ci sarebbero un sacco di altre cose da dire su The Final Girls ma rischierei di incappare in sgradevoli spoiler quando invece il film di Todd Strauss-Schulson è da gustare dall'inizio alla fine, rimanendo ipnotizzati davanti allo schermo come è successo a me. Guardatelo, perché qui siamo davvero in presenza dell'horror dell'anno!


Di Taissa Farmiga (Max Cartwright), Malin Akerman (Nancy/Amanda Cartwright) e Alexander Ludwig (Chris Briggs) ho già parlato ai rispettivi link.

Todd Strauss-Schulson è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come Harold e Kumar, un Natale da ricordare. Anche sceneggiatore, produttore, attore e tecnico degli effetti speciali, ha 35 anni.


Nina Dobrev (vero nome Nikolina Constantinova Dobreva) interpreta Vicki Summers. Bulgara, ha partecipato a film come Noi siamo infinito e soprattutto alla serie The Vampire Diaries; come doppiatrice, ha inoltre lavorato per serie come I Griffin e Robot Chicken. Ha 26 anni e un film  in uscita.


Angela Trimbur, che interpreta la disnibita Tina, aveva già partecipato a uno slasher, ovvero all'Halloween II di Rob Zombie. Detto questo, se The Final Girls vi fosse piaciuto recuperate Quella casa nel bosco e Lost After Dark. ENJOY!

26 commenti:

  1. Strepitoso,piaciuto moltissimo non solo a me ma anche all'esigentissimo Khal,che fra l'altro è un fan sfegatato di Venerdì 13.E a me è scesa pure la lacrimuccia!

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    1. Io alla fine ero una fontana!! >.< Contenta che sia piaciuto a tutti e due!! :)

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  2. Sai come la penso, quindi siamo allineati e coperti, un film che ad una prima occhiata sembra piccolo, in realtà è pieno di passaggi al limite del geniale, uno dei migliori dell'anno ;-) Cheers!

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  3. Mancavano un po' il sangue e il sesso, indispensabili negli slasher vecchio stile, ma davvero carinissimo. :)

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    1. C'erano ma messi in connotazione ironica anche perché non dovevano giustamente essere il fulcro della vicenda!

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  4. Quanta roba da recuperare, questo in cinema alla lista. E devo farcela entro la fine dell'anno. Almeno si trova con i sub ita?

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    1. Credo di sì ma non ne sono sicura!

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    2. Alla fine trovato e visto, anche se non siamo d'accordo in tutto e non su una parte fondamentale (ma a quanto pare non lo sono con nessuno :P )

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    3. Oh bella e quale sarebbe questa parte fondamentale? Ma fondamentalmente: t'è piaciuto?

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    4. Quella sul rapporto figlia/madre... davvero, sono stato sul punto di skippare quei momenti... comunque fondamentalmente ni, mi è piaciuto tanto il lato metacinematografico, tantissimo alcune trovate ma la parte che mi doveva emozionare mi ha annoiato... mi sento un vecchio bisbetico che non si accontenta più di niente :P

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    5. SEI un vecchiaccio insensibile!!! :P

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  5. Che idea geniale!!!
    Chissà se riuscirei a vederlo nonostante la mia avversione per i litri di sangue! Con Cabin in the woods ce l'ho fatta.

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    1. Allora riuscirai tranquillamente a vedere questo, è molto meno splatter di Cabin in the Woods e altrettanto divertente :)

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  6. Ne stanno parlando tutti con entusiasmo...
    Mi sta mettendo curiosità.

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    1. Guardalo, va bene anche per gli stomaci deboli come il tuo :P

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  7. Sembra davvero interessante, poi se lo definisci l'horror dell'anno non si può resistere.

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    1. E' sicuramente una botta di freschezza in un panorama principalmente stantio!

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  8. Oh, quindi è questo il capolavoro di cui tutti stanno parlando!
    Me lo segno, sperando che non mi lasci perplesso come "It follows".

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    1. Assolutamente no e te lo dice una che non ha apprezzato particolarmente It Follows!!

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  9. Visto nella settimana di Halloween e mi è piaciuto molto. Ovviamente gli ho preferito It Follows, però questo è davvero un grandissimo omaggio allo slasher anni 80 che però non si limita a omaggiare, ma riesce anche a mettere del suo!

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    1. Oh, io It follows non sono riuscita proprio ad apprezzarlo a dovere :(

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  10. Sottoscrivo ogni parola. Per me è un piccolo film con un grande cuore. Divertente, scemotto, adorabilmente metacinematografico ma soprattutto arriva persino a commuovere. Uno mica se lo aspetta da un film così. Adoro quando un tema come quello del lutto e della sua elaborazione viene raccontato in modalità diverse. Questo film lo fa. Come hai poi giustamente evidenziato tu, anche io ho apprezzato il prendere un personaggio incastrato in un ruolo monodimensionale (quello della madre-attrice) per dargli uno sviluppo, una maturazione. Una sorta di il mito della caverna di Platone o di The Truman Show collocato nei B-movies. Notevole, davvero notevole.

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    1. Erano i bei tempi in cui la metacinematografia e il tributo agli anni passati non erano ancora diventati moda ma volevano davvero raccontare qualcosa. Sono passati meno di dieci anni ma questo film si è già, giustamente, guadagnato un posticino nell'olimpo dei cult!

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